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sabato 6 luglio 2019

L'Odio nei confronti del Glifosato

Salve a tutti Gaussiani e benvenuti in questo nuovo articolo dal vostro Dottor Uranium di fiducia.
Oggi voglio parlarvi del pesticida Glifosato e dei suoi negazionisti che preferiscono farlo sparire dalla faccia del pianeta.
modello moleculare

LET'S START 

È da un paio di anni che assisto alla disputa nei confronti del Glifosato (Gliphosate nella lingua inglese) in sordina, ma da chimico non intervenivo mai, o perché non avevo l'intenzione di sporcarmi le mani o per poche conoscenze sull'argomento.
Sul Glifosato ne ho sentite di cotte e di crude, dalla causa di cancro a distruttore dell'ambiente.
In questo articolo, voglio fornire un mio contributo sull'argomento anche se il mio collega "Senior" Pellegrino Conte lo ha già fatto.
Siccome il mese scorso ho svolto l'esame di Tossicologia, dove il Glifosato era uno degli argomenti, finalmente posso argomentare sul suddetto.

STORIA DEL GLIFOSATO

Adesso vi faccio eseguire un viaggio nel tempo e vi porterò nel 1950, in una azienda svizzera dal nome Cilag dove un mio "collega" scoprì la molecola del Glifosato, ma non ci furono pubblicazioni.
Nel 1970 la multinazionale americana Monsanto e appena l'ho menzionata è partita la 5° sinfonia di Beethoven.
Dicevo, agli inizi degli anni 70, alcuni scienziati della suddetta multinazionale, stavano cercando degli addolcitori dell'acqua dai derivati dell'acido aminometilfosforico 
Risultati immagini per acido aminometilfosfonico
Acido Aminometilfosforico
Gli addolcitori, sono quelle sostanze che abbassano la durezza dell'acqua che è la concentrazione degli ioni Calcio e Magnesio presenti nella suddetta.
Si è scoperto che uno di questi derivati, aveva l'azione di un blando erbicida e il mio "collega" (nel senso che è un chimico come il sottoscritto) John E Franz, trasferito nel 1967 nella sezione agricola della multinazionale fu incaricato dalla suddetta con la collaborazione del Dottor Phil Hamm di scoprire altri derivati. Nel 1970, scoprì insieme al Dr Hamm come terzo derivato proprio il Glifosato che gli valse la medaglia Perkins fornita dalla Society of Chemical Industry America nel 1990, la National Medal of Technology and Innovation nel 1987 e l'inserimento nel National Inventor's Hall of Fame nel 2007.
Il Glifosato venne commercializzato con il nome: Roundup 
Uccidi erbacce pronto all'uso Roundup 1 Litro
Il Glifosato commercializzato con il nome Roundup
Nel 1974 con il nome già accennato di Roundup, venne commercializzato in tutto il mondo, in particolare nel Regno Unito e nella Malesia.
In Italia venne nel 1977 e fu utilizzato con successo per la rimozione del rizoma nei vigneti, nel 1982 ci fu un congresso a Genova dove si esaltava le sue mirabolanti capacità di eliminare gli infestanti.
Nel 1985 l'Italia acquistò il Roundup 400 che fu utilizzato per proteggere gli ulivi e utilizzare nuove tecniche per l'agricoltura.
Nel 1988 fu utilizzato per ripulire le rovine di Pompei dagli infestanti.
Nel 2001 è scaduto il brevetto della Monsanto sul Glifosato.

ASTIO NEI CONFRONTI DELLA MONSANTO

Vi ricordate che nel paragrafo precedente, appena menzionai la Monsanto è partita la 5° sinfonia di Beethoven perché la suddetta multinazionale, è un tasto dolente per tutto il mondo è odiata principalmente perché introdusse sul mercato agrario gli O.G.M (G.M.O in inglese) o detti Organismi Geneticamente Modificati per resistere al Glifosato e per aver introdotto l'Agente Arancio, il nome deriva dai fusti in cui era contenuto, liquido incolore composto principalmente da T.C.D.D. (2,3,7,8-TetraCloroDiBenzo-para-Diossine) e la Diossina, dovrebbe accendere una lampadina ai più anzianotti di voi: vi dice niente il disastro di Seveso del 10 Luglio del 1976? Dove una nube di Diossina fuoriuscita dall'azienda ICMESA colpì il comune di Seveso e Brianza e altri comuni limitrofi causando danni ambientali e ai cittadini.
L'Agente Arancio fu utilizzato nella guerra del Vietnam per disboscare le giungle dove i Vietcong le usavano per nascondersi.
Il suddetto ha causato teratogenesi nei feti e tumori nella popolazione Vietnamita.
E fu questo fatto ad aver aumentato la pessima fama sulla Monsanto.
La suddetta è anche criticata da associazioni ambientaliste estremiste che sono anti-OGM e anti-Glifosato.

MECCANISMO D'AZIONE DEL GLIFOSATO

Dovete sapere, che alcuni amminoacidi essenziali aromatici come la Fenilalanina, Il Triptofano e la Tirosina, gli animali (uomo incluso) non sono capaci a produrli e devono assumerli con la dieta, gli erbivori li assumono dalle piante e i carnivori predando questi ultimi.
Invece le piante, i batteri, funghi e le alghe possiedono una particolare via metabolica chiamata: "Via dello Shikimato", che deriva da un intermedio chiamato: "Acido Shikimico" il suo nome deriva dal fiore giapponese Shikimi dove venne isolato.
formula di struttura
Acido Shikimico
Dall'acido Shikimico da varie reazioni si ottengono i 3 amminoacidi aromatici essenziali.
Il Glifosato, inibisce un enzima chiamato: 5-enolpiruvil-Shikimato-3-fosfato sintasi (E.P.S.P sintasi) che è importante per la sintesi dei 3 amminoacidi e senza il suddetto enzima, gli amminoacidi aromatici essenziali non vengono più prodotti, minando la sopravvivenza della pianta.
Il Glifosato, non permane nel suolo per molto tempo, perché viene degradato dalla flora batterica lì presente.
Il Glifosato non penetra a fondo nel suolo e non ce nessun pericolo che possa raggiungere le falde acquifere, però può essere presente nelle acque superficiali. 
Ce da tenere a mente che il Glifosato non è solo, ci sono con lui anche i coformulanti (sostanze che aumentano l'azione del principio attivo, in questo caso il Glifosato) i suddetti coformulanti sono principalmente tensioattivi (i tensioattivi sono presenti nei saponi che avete a casa vostra) che agevolano il passaggio nella pianta del Glifosato.
Purtroppo il Glifosato non è selettivo nei confronti delle piante e può colpire anche quelle coltivate e quindi la Monsanto dovette modificare le piante coltivabili a livello genetico per renderle resistenti al Glifosato.

I PRESUNTI EFFETTI CANCEROGENI DEL GLIFOSATO

 4 anni fa, nel 2015, la I.A.R.C (International.Agency for Research on Cancer) ovvero l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, in particolare la sede di Lione in Francia, pubblicò uno studio dove classificava il Glifosato nel gruppo 2A ovvero:
GRUPPO 2A: PROBABILE CANCEROGENO PER L'UOMO, sulla base di evidenza limitata nell'uomo ed evidenza sufficiente negli animali da esperimento. 
 Ricordo lor Gaussiani che nel gruppo 2A sono presenti la carne rossa, il D.D.T, le bevande bevute ad alte temperature, le emissioni prodotte dalla frittura degli oli ad alte temperature, le emissioni prodotte dai focolari domestici.
Esiste inoltre il gruppo 1 che è riservato per i POTENZIALI CANCEROGENI PER L'UOMO come la Formaldeide, l'Etanolo per farvi un esempio.
La gente comune, quando sente la parola "cancro" si fa prendere dal panico causando un Homo Homini Lupus irrazionale per assecondare l'istinto di sopravvivenza.
Il cancro, non è mai causato da una singola causa (è molto raro che succeda) bensì da molti fattori che possono essere:

  • Età
  • Agenti infettivi
  • Esposizione Ambientale
  • Fattori Genetici
  • Stili di vita
  • Esposizione Occupazionale 
La I.A.R.C anche se nell'uomo non esistano casi clinici di neoplasie causate dal Glifosato, il sito dice:
In particolare, gli studi epidemiologici sulla possibile attività del glifosato negli esseri umani hanno segnalato un possibile, lieve aumento del rischio di linfomi non-Hodgkin tra gli agricoltori esposti per lavoro a questa sostanza, mentre gli studi di laboratorio in cellule isolate hanno dimostrato che la sostanza provoca danni genetici e stress ossidativo."
Ricordo che l'aggettivo "possibile" significa:
 "Che può essere o accadere, che rientra nei limiti di un'ipotesi o di una supposizione"
Questi linfomi non-Hodgkin sono presunti, anche perché non è detto che la causa sia proprio il Glifosato o possono anche essere i Coformulanti, come ho già detto il cancro ha origini principalmente multifattoriali, rare volte monofattoriale.
In laboratorio, sulle cellule isolate, hanno utilizzato un'elevata concentrazione di Glifosato intenzionalmente proprio per verificare dei presunti effetti nefasti ad elevate concentrazioni.
Quegli agricoltori che presentano i presunti linfomi, non lavoravano in un piccolo orticciolo di casa, ma acri e acri di campi e qui giocano un ruolo fondamentale le elevate concentrazioni, ma anche l'esposizione ambientale ed occupazionale e il tempo di esposizione al presunto cancerogeno.
Sempre nel 2015, l'E.F.S.A (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) pubblicò un altro studio, in collaborazione con un istituto federale Tedesco del rischio, entrambi sono arrivati alla conclusione che il Glifosato non causi il cancro, comunque hanno aumentato i livelli sicurezza per i residui del suddetto negli alimenti. Se nel caso ci fosse una concentrazione dei residui di Glifosato superiore ai limiti di legge, i prodotti alimentari vengono ritirati dal mercato.
Siccome molte persone quando sentono l'aggettivo "Europea" storcono leggermente il naso, criticarono i risultati dell'E.F.S.A.
Nel 2016, altre 2 organizzazioni famose come l'O.M.S (Organizzazione Mondiale della Sanità) e la F.A.O (l'Organizzazione delle Nazioni Unite per il Cibo e l'Agricoltura) collaborano e giunsero entrambe alla conclusione che il Glifosato non causa il cancro.
Nel 2017, sempre l'E.F.S.A pubblicò un altro studio dove dichiarava che il Glifosato non causasse danni al sistema endocrino.

L'ATTACCO A HENRY BUCCI 

Henry Bucci, è un professore aggiunto alla Temple University e gestore del blog "Cattiviscienziati".
Su Facebook, circola un video sulle pagine dei negazionisti del Glifosato, in questo video che si rivela essere uno spezzone di una conferenza dove vi è Henry insieme ad altri relatori.
Il professor Bucci affermò che siccome il Glifosato non è pericoloso per la salute umana, raccontò di un professore di agraria che in un video fece un cocktail con Glifosato e acqua e che l'ha persino bevuto in diretta senza riportare nefaste conseguenze.
Sempre nel video, un'infiltrata dei negazionisti urlò: "Se lo beva lei !!!!" e si sente palesemente questa ridicola affermazione nel suddetto video.
Da quello spezzone, i negazionisti fecero un meme di cattivo gusto nei confronti del professor Bucci che vedete qui:
L'immagine può contenere: una o più persone, meme e testo
Il meme di cattivo gusto su Bucci
Con Photoshop, hanno preso la faccia del professore e l'hanno messa su un tizio che beve un calice di una strana "bevanda verde" che dovrebbe essere il Glifosato. 
Avete capito? Invece di cercare il video che il professore ha menzionato, spendendo tempo in maniera costruttiva, hanno preferito sprecare del tempo inutile nel creare quel "meme" che contiene un errore molto grave: "Glifosate".
Non si scrive così, semmai "Glifosato" in lingua italiano e "Glyphosate" nella lingua anglofona, o si utilizza il termine in italiano o quello anglofono.
Comunque, ho trovato un video sull'argomento: 


  
Il tizio nel video, si scola un cocktail di Glifosato con fluidi di Fracking (fluidi utilizzati nelle trivellazioni) e dolcificanti artificiali.
Il tizio si scola il cocktail e fa delle smorfie per sottolineare il saporaccio del suddetto.
Verso la fine del video, vi è un colpo di genio: una trollata nei confronti dei negazionisti del Glifosato, dove il tizio ha finto di essere andato incontro al tragico epilogo mostrando una fotomontaggio di una finta lapide con incisi finti epitaffi.
Il tizio, aveva elencato le dosi letali 50 (la dose di una sostanza tossica capace di portare al tragico epilogo il 50% di una popolazione di cavie) di varie sostanze tossiche.
Il Barman ha preparato il cocktail con concentrazioni di quelle sostanze definite tossiche che non superavano la dose letale 50.
Anche perché tutto è veleno, anche l'acqua che bevete, ma è la dose a fare il veleno, c'era arrivato 500 anni fa un medico e alchimista svizzero che si laureò all'Università di Ferrara chiamato Paracelso.

CONCLUSIONI

Il Glifosato, nonostante non abbia una sospetta cancerogenicità nell'uomo, comunque è sempre bene tenere sotto controllo i rischi anche perché non possiamo eliminarlo del tutto, perché altrimenti la suddetta eliminazione inciderebbe sulla produzione agricola.

Bene Gaussiani l'articolo finisce qui e noi ci vediamo alla prossima.


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