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domenica 21 aprile 2019

Nuove frontiere dell'archelogia da tastiera 2.0

Salve a tutti Gaussiani e benvenuti in questo nuovo articolo dal vostro Dottor Uranium di fiducia. Oggi andremo a parlare di una boi...ehm "teoria" che circola su Internet e che andrebbe a minare le fondamenta della nostra storia (ma quando mai).
Risultati immagini per alberi giganti

LET'S START 

Dal 2016, su Internet circola una "teoria" a stampo complottista, che sosterebbe che alcune montagne sulla Terra in realtà, sarebbero dei ceppi di antichi alberi che sarebbero stati tagliati dai Giganti e distrutti da una guerra nucleare.
Se se, e gli Unicorni? E il folletto irlandese sotto all'arcobaleno con il calderone zeppo di monete d'oro? E il piddì? Dove li mettiamo? 
Il bello è che i sostenitori dicono che ci sono domande ancora senza risposta, e hanno persino il coraggio di chiamarla teoria? 
C'entra il linguaggio comune, molto usato dai non addetti del mondo scientifico dove teoria ed ipotesi hanno lo stesso significato. 

UN PO' DI BASI DEL MONDO ATOMICO

Prima di partire è necessario spiegare alcune semplici nozioni del mondo atomico, in modo da facilitare la comprensione ai non addetti.
L'atomo è composto da un nucleo comprendente 2 tipi di particelle chiamate protoni e neutroni. Hanno la stessa massa, ma il protone presenta una carica positiva e il neutrone non presenta nessuna carica. 
Intorno al nucleo è presente quella che si chiama "nuvola elettronica", dove vi è la massima probabilità di trovare una particella avente massa più piccola dei protoni e neutroni, chiamata elettrone e possiede una carica negativa. 
Vi ricordo che esiste nel mondo quantistico il principio di indeterminazione di Heisenberg (non quello di Breaking Bad) ovvero: "non è possibile conoscere contemporaneamente la quantità di moto e la posizione di una particella".
Dovete sapere che il numero di protoni del nucleo e quello degli elettroni (se sono uguali altrimenti si parla di ioni) vanno a definire il NUMERO ATOMICO.
Il numero di protoni e di neutroni nel nucleo corrisponde al NUMERO DI MASSA.
Se un atomo di un elemento, presenta lo stesso numero atomico, ma ha diverso numero di massa, allora si parla di ISOTOPO.
Molti isotopi sono radioattivi, ovvero emettono radiazioni ionizzanti e si indicano in Alfa (nuclei di atomo di Elio, bassa penetrazione), Beta (elettroni oppure positroni, media penetrazione), Gamma (composte da fotoni, e molto penetranti) e X (anche loro composte da fotoni e penetranti).
L'EMIVITA (Half Life) o TEMPO DI DIMEZZAMENTO è il tempo che occorre a metà atomi presenti in un campione puro dell'isotopo purché decadono in un altro elemento.

GLI ISOTOPI UTILIZZATI

Al mondo scientifico, sono noti una moltitudine di isotopi. Nelle centrali nucleari a fissione e nelle bombe atomiche, viene utilizzato un isotopo dell'uranio: Uranio-235.
Questo isotopo ha un leggerissimo problema: è poco diffuso in natura, viene estratto in grandi quantità nei minerali delle miniere, dove si trova miscelato con un altro isotopo presente in maggior quantità ovvero Uranio-238.
L'Uranio-235, viene aggiunto in gran quantità e questo processo prende il nome di "arricchimento". L'Uranio-238, è quello che si forma come scarto nelle centrali nucleari e prende il nome di "Uranio impoverito".
Esiste anche un altro isotopo presente in piccole quantità in natura, ma ha perlopiù origini artificiali e si chiama Plutonio-239. 
Questo particolare isotopo, viene prodotto sfruttando una particolare apparecchiatura chiamata ciclotrone. 
Immagine correlata
Ciclotrone presente all'I.N.F.N
Il ciclotrone è un acceleratore di particelle sviluppato alla fine degli anni 30. Grazie a questa apparecchiatura vengono prodotti persino i radionuclidi usati negli ospedali nella tecnica P.E.T (Tomografia a emissione di positroni), come ad esempio il Tecnezio-99m (ha origini artificiali).
Il Plutonio viene prodotto bombardando un atomo di uranio-238 con i deutoni ( nuclei di deuterio, un isotopo dell'idrogeno).

PROVE GEOLOGICHE DI UNA PRESUNTA GUERRA NUCLEARE

Se nel passato fosse avvenuta una guerra nucleare come dicono i sostenitori di questa boiata, allora avremo dovuto trovare uno strato geologico ricco di Uranio-235 e Plutonio-239. Abbiamo trovato strati del genere? Ve lo dico io schiettamente: NO!!!!
Già questo basterebbe a zittirli una volta per tutte. 
L'Uranio-235, ha un'emivita di:
"7,038 × 108 anni"
Ovvero 703.800.000 anni e il Plutonio-239:
"2,41 × 104 anni"
Ovvero 24.120 anni e siccome queste persone sostengono che la Terra sia giovane, neanche i tempi di dimezzamento gli danno ragione.
Ce stato addirittura uno di loro, che ha affermato che l'uranio presente in natura, basterebbe come prova.
Si, ma è presente in tracce, ovvero in quantità esigue e poi è una miscela di vari isotopi come: Uranio-234, Uranio-235 e Uranio-238, tra cui, voglio ricordare i primi 2 isotopi sono presenti ancora in minor quantità rispetto all'Uranio-238.
Il problema di questa gente è che si pone domande, ma non approfondisce.
La loro mente funziona in questo modo:
"Mi pongo domande = Mi elevo al di sopra della massa di caproni depensanti che si bevono gli inganni dell'Archelogia Ufficiale"
Non è sbagliato porsi domande, o utilizzare lo spirito critico, ma bisogna saperlo utilizzare. Queste persone lo usano nel modo sbagliato.

PROVE ARCHEOLOGICHE DI UNA PRESUNTA CIVILTÀ AVANZATA

Sempre i sostenitori di questa panzana, sostengono che nel passato sia esistita una civiltà avanzatissima dal punto di vista tecnologico, ovvero i Giganti e che siano stati annientati da questa guerra nucleare.
Ammettiamo che sia esistita una civiltà avanzata, addirittura più della nostra attuale. Ce un dettaglio che questa gente tralascia: i rifiuti.
Più una civiltà diventa avanzata e più avrà problemi nello smaltimento dei rifiuti, quindi negli strati geologici avremo dovuto trovare dei manufatti bizzarri, oppure materiali composti da materiali che in natura non esistono e non abbiamo trovato nulla di tutto ciò.
Se nel futuro, una presunta civiltà aliena dovesse giungere sul nostro pianeta, scavando negli strati geologici, troverà dei manufatti composti da un materiale che voi utilizzate tutti i giorni ovvero: plastica.
Ebbene si, perché i polimeri plastici non esistono in natura , sono di origine antropica.

IL GRAND CANYON 

Sempre i sostenitori, affermano che il Grand Canyon negli Stati Uniti, non si sia formato per effetto dell'erosione, all'azione dell'acqua e la sedimentazione.
Risultati immagini per grand canyon
Una parte del Grand Canyon
Risultati immagini per grand canyon
Altra parte del Grand Canyon
Perché guardando quelle immagini che ho messo prima, gli strati sarebbero troppo perfetti per essere opera dei fenomeni naturali, e in realtà sarebbero delle miniere utilizzate dai Giganti. Questa è la mia risposta:
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Grasse risate
Non ho parole, non ho mai visto un concentrato di ignoranza così enorme. Troppo perfetti gli strati? Vi svelo un segreto: la materia inerte si auto-organizza.
L'errore sta sempre nell'utilizzare il maledettissimo linguaggio comune, perché comunemente parlando il termine "inerte" significa colui che non fa nulla. 
Dal punto di vista chimico, il termine "inerte", viene utilizzato per indicare non solo i gas nobili, ma quei materiali che hanno scarsa reattività, come ad esempio la sabbia, ghiaia e pietrisco.
È vero che questi materiali non reagiscono, ma sono soggetti, ai fenomeni ambientali. Purtroppo non avvengono in un battito di ciglia, ma sono necessari milioni di anni.
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Grafite
La natura non potrebbe creare strutture perfette? Andatelo a dire alla grafite, oppure a questi cristalli:
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Cristalli
Oppure alle formazioni in questa grotta:
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Quando la fantasia, supera la realtà.

ALBERI GIGANTI

Questa boiata ha origine da un Terrafrittellaro, teologo e teorico della cospirazione della Crimea che ha pubblicato un video su Youtube nel 2016. Questo signore, non ha neanche le basi né di Biologia e né di Chimica e neanche di Fisica. 
Questo argomento, preferisco trattarlo in maniera più approfondita in un altro articolo. 
Alberi che erano alti 4 miglia, ovvero 6000 metri, altra assurdità.

CONCLUSIONI

Quello che abbiamo visto non è altro che l'effetto dell'analfabetismo scientifico e funzionale che sta prendendo sempre più piede in internet. 
Di come ipotesi assurde ed infondate, vengano spacciate per fatti. 


Bene Gaussiani, per oggi l'articolo finisce qui e noi ci vediamo al prossimo articolo. 











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